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giovedì 29 luglio 2010

Canzoni d'estate 2010

Come ogni estate che si rispetti, anche questa porta ritmi e canzoni incessanti che sembrano non voler abbandonarci mai e sempre più spesso sono i ritmi latini che s'infilano nella mente senza darci un minimo di tregua.
Posto quindi alcune delle canzoni a ritmi latini che per me saranno sempre un ricordo indelebile di questa estate 2010, iniziando con un hit arrivata direttamente dalle spiagge di Santo Domingo: Que tengo que hacer di Omega.

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Omega è riuscito in un'impresa abbastanza ardua: ossia creare un album e farsi un nome senza l'ausilio di una casa discografica, anche se la canzone, primo single estratto dall'album El dueño del flow, è stata scritta insieme al celeberrimo Daddy Yankee.
Al secondo posto, ma al primo nel mio cuore di salsera si trova Mark Anthony e la sua Valió la pena in versione salsa, ovviamente.


Canzone già di qualche anno, ma entrata prepotentemente tra le hit più ballate di sempre e per questo sempre presente nei discopub che frequento e nelle mie stazioni radio preferite.
Passiamo poi a una canzone che mi è stata suggerito da un amico No vale la pena sufrir di Daniel Santacruz.

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Un simpatico merengue di un album datato 2008, che spero di poter ballare presto con chi me ne ha suggerito l'ascolto.
Come ogni anno poi, riesumo una canzone dell'anno precedente, che mi ricordi le misfatte compiute :) e Colgando en tus manos di Carlos Baute e Marta Sánchez, seppur lenta e piuttosto banale, decisamente mi fa battere il cuore riempiendolo di nostalgia.



E sebbene non c'entri niente con balli di alcun genere, se non per qualche mossettina idiota da velina, non posso davvero fare a meno di citare IL tormentone di tutti: Waka Waka di Shakira. Vi lascio però la versione spagnola, decisamente più azzeccata, come sempre; vi invito infatti ad ascoltare questa cantante in spagnolo, sempre se ne avete l'opportunità, perchè le sue canzoni nascono spagnole per poi essere riadattate in inglese, la qual cosa si percepisce molto chiaramente ascoltando le due versioni.



...yyyy a bailar!

domenica 2 maggio 2010

Sevillana

Ho lasciato un po' da parte questo mio blog, forse perchè ricorda periodi molto belli vissuti e ormai passati, che torneranno difficilmente, ma vedo che comunque qualcuno ci passa ogni tanto. Voglio quindi fare un "regalo": un po' della sana allegria che mi è stata donata in questi anni vissuti in Andalucia, che si può riassumere nel loro fantastico ballo, la sevillana.
Proprio oggi, inoltre, inizia quella che per me è stata la miglior settimana del 2009, ossia la Feria del Caballo di Jerez de la Frontera di cui ho inserito alcune fotografie qui.

Passando alla sevillana, che prende ovviamente il nome da Sevilla, ma che è un ballo comune in tutta l'Andalucia, possiamo dire che ha un ritmo ternario, con rapide successioni spesso accompagnate dalle famosissime nacchere (ed è davvero uno spettacolo vederle e ascoltarle!), che si balla solitamente in coppia, anche se non è raro vedere ballerini solitari divertirsi sulle note di una sevillana. Il canto invece ha una rigida struttura a blocchi, più precisamente sono quattro blocchi ognuno dei quali con strofe che possono essere più o meno comuni.
La sevillana è sostanzialmente un flamenco, anche se di origini differenti, ed è poi stata "aflamencada"; è anche molto vicina al fandango con tempo ternario, ma da cui si allontana per l'accentuazione.

Ecco un bel video dove si vede una sevillana "professionale"



Qui invece una più alla mano, di quelle che si ballano in feria, per la strada, in spiaggia...insomma alla pari delle nostre cantate con gli amici davanti a un fuoco.



Queste sono invece le due canzoni che più mi ricordano la feria, i vestiti e i miei amici andalusi, che sempre hanno cercato di farmi ballare sevillana! :-) Ci sono riusciti solo una volta, grazie a qualche caraffa di rebujito, ma prometto che imparerò...prima o poi, a forza di provare, diventerò ancora più andalusa di quello che sono!





...yyyy a bailar!

mercoledì 4 novembre 2009

Passi base: giri

Oggi facciamo un gradino in piú nei passi base e spieghiamo i giri della salsa. Solitamente sono le donne a girare, ma anche gli uomini in alcune figure piú complesso si ritrovano a dover fare qualche giravolta quindi è utile che tutti li imparino.
Dopo la spiegazione ci saranno anche dei video esplicativi, ma tutti in coppia, nei primi due concentratevi sulla donna, mentre nell'ultimo sull'uomo. Spero possano aiutarvi, perchè a parole sembra davvero molto piú difficile di quello che è!

Il primo il giro derecha, ossia il giro a destra, utilizzato tantissimo soprattutto dalle donne in praticamente tutte le figure complesse.
Si parte dal passo base avanti e indietro e dopo aver portato avanti il piede sinistro, il piede destro si porta indietro con la punta al contrario, ossia con una rotazione di 180º. Si è quindi con i piedi aperti e con entrambe le punte verso l'esterno. A questo punto si deve tornare al punto di partenza con un giro verso destra puntando il peso sul piede destro.



Invece il giro izquierda, ossia il giro a sinistra è usato da entrambi i sessi, ma un po' meno rispetto al precedente.
Partendo sempre dal passo base si porta avanti il piedo sinistro, si passa poi il peso sul piede destro e si porta poi il piede sinistro in modo tale da avere la stessa apertura del giro derecha, ossia piedi aperti e con entrambe le punte verso l'esterno. A questo punto si gira con il piede destro verso sinistra di 180º , portando il piede destro dall'altra parte rispetto al sinistro; si ritorna alla posizione di partenza spostando innanzitutto il peso sul piede sinistro e poi si porta il destro a fianco del sinistro.



Ora invece passiamo al passo maschile per eccellenza, il dedal ossia il ditale. Partendo sempre dal passo base dopo aver fatto il primo passo col sinistro, si incrocia il destro dietro al sinistro e, con l'aiuto delle braccia, si fa un giro verso destra di 360º nei due tempi che restano.



Per ora mi fermo qua, alle prossime puntate invece lasciamo il dile que no, il paseo e il susikiu.
...yyyy a bailar!

martedì 3 novembre 2009

Canzoni italiane remixate con ritmi latini

Molte sono le persone che capitano in questo sito, cercano canzoni italiane rivisitate con un ritmo latino. Anche io ho cercato molto queste canzoni, soprattutto quando stavo in Spagna e vi metterò quello che sono riuscita a trovare e che ho scaricato, divise tra salsa e bachata (anche se alcune di salsa sono dei mezzi reggaeton). Spero mi aiuterete a completare questa lista.

Sono tutte davvero carine, bè dai non tutte, alcune diciamo che lasciano il tempo che trovano! Devo dire che essendo le canzoni italiane molte melodiche, sono evidentemente molto più adatte ai ritmi dolci della bachata. So che molti non amano questi mix, però io che ho vissuto fuori dall'Italia questi ritmi mi sembravano la mia situazione: un'italiana integrata in un paese latino; e poi il mio professore di ballo spagnolo li ha apprezzati davvero tantissimo!!


SALSA
Avrai - Claudio Baglioni
Donna con te - Anna Oxa (remix by Dj Martino)
Donna con te - Anna Oxa (remix by Dj Pe)
E... - Vasco Rossi
Figlio Unico (Salsa Di Napoli) - Renzo Arbore & L'orchestra Italiana
Figli delle stelle - Alan Sorrenti (remix by Croma Latina)
Guapa Loca - J.Ax
La Paranza - Daniele Silvestri (remix by Croma Latina)
Maracaibo - raffaella Carrà (remix by Croma Latina)
Morirò d'amore - Jovanotti (remix byMassimo Scalici)
Non amarmi - Baldi&Alotta (cantata da Jennifer Lopez&Marc Anthony)
Pazzo di lei - Biagio Antonacci (remix by Bepi Comin Dj)
Perdona - Tiziano Ferro (remix by Sergio Dj)
Più che puoi - Eros Ramazzotti (remix by Croma Latina)
Quando quando - Pino Daniele (remix by Dj Pe)
Questione di feeling - Mina&Cocciante
Resta...resta cu’mme - Pino Daniele
Se mi lasci non vale - Julio Iglesias in versione spagnola (remix by Croma Latina)
Señorita - Vasco Rossi
Tra te e il mare - Laura Pausini
Una regola d'amore - Paolo Meneguzzi (remix by Dj Pe)


BACHATA
Anymore - Vasco Rossi (remix by Dj Pe)
Brivido Caldo - Matia Bazar (remix by Dj Pe)
Cu Mmè - Roberto Murolo & Mia Martini (remix by Tuby Dj)
E tu - Claudio Baglioni
Gli uomini non cambiano - Mina
Gloria - Umberto Tozzi
I belong to you - Eros Ramazzotti feat. Anastacia
L'importante è finire - Mina (remix by Dj Pablorico)
Non ti scordar di me - Giusy Ferreri (remix by Dj Pe)
Parole parole parole - Marco Ferretti
Solo tu - Pupo
Strani amori - Laura Pausini
Ti vorrei rivivere - Eros Ramazzotti (remix by Dj Pe)


Parleremo poi più avanti di cantanti italiani che si danno totalmente a ritmi latini.

...yyyy a bailar!

mercoledì 7 ottobre 2009

Bachata: passi base

Mi sono finalmente risistemata: il trasloco è quasi terminato, mancano solo un paio di casse che devono ancora arrivare e sono di nuovo collegata con il mondo, quindi da questo momento in poi spero di poter essere un po' più attiva anche su questo mio blog, l'ultimo nato, ma non per questo meno amato!! (Pure la rima ho fatto ;-P)

Oggi voglio continuare sul ballo dell'ultimo post, la bachata, spiegandone i passi base. Come già detto, la bachata si balla su una musica dolce, in 4/4 e il primo passo base parte verso destra con il piede destro, si eseguono due passi terminando il secondo con un piccolo colpo d'anca, per poi tornare verso sinistra al punto di partenza nel medesimo modo. Lo stesso movimento viene eseguito anche andando verso avanti e tornando poi indietro, nel punto di partenza.
Anche qui come spiegato per i passi base della salsa, è molto importante il movimento di cadera, differente dal primo, in quanto qui si muove solo l'anca nell'ultimo quarto, quando i due piedi si riuniscono uno con l'altro, non ad ogni passo come nella salsa.
Per terminare i passi base della bachata manca solo il giro, molto più facile da fare che da spiegare, che può essere eseguito sia verso destra, che verso sinistra, il procedimento è il medesimo, cambiano ovvviamente i piedi da utilizzare. Si parte con il primo passo, si fa poi un primo giro di 180° per appoggiare l'altro piede e un secondo giro, sempre di 180°, per ritornare alla posizione iniziale e si chiude con l'ultimo passo e il colpo d'anca.

Per visualizzare questi tre movimenti (passo base in linea, avanti-indietro e il giro), vi lascio il video di una classe di bachata per principianti, dove vengono chiamati i passi e si riescono a visualizzare per bene.





Due piccoli dettagli: innanzitutto i passi nella bachata devono essere piccolini, mai larghi, e sempre molto, ma molto sensuali, in fondo è un ballo di coppia che parla d'amore.
E poi, quando si balla in coppia, è l'uomo che porta, come negli altri balli, e quindi se lui parte con la destra le donne partono con la sinistra, ballando quindi "al contrario".
VI lascio infine con due video, il primo di bachata dominicana e il secondo di bachata europizzata, di cui abbiamo spiegato le differenze nel primo post.


...yyyy a bailar!



martedì 8 settembre 2009

Bachata

Sebbene sembrava fossi sparita, sono qui di nuovo per raccontarvi di un altro ballo latino americano: la bachata quello più sensuale di tutti probabilmente e che molti conoscono tramite una canzone sola, quella del gruppo di dominicani Aventura.



La nascita di questo stile, decisamente più melodico degli altri stili latino americani, avviene negli anni Trenta nella Repubblica Dominicana ed era il ballo delle classi povere, che cantavano le difficili situazioni vissute.
Sempre stato un ballo con poche figure, ma molte movenze sensuali, era mal visto dalle classi più ricche e solo negli anni Ottanta è riuscito a prendere piede, soprattutto grazie al tema dove l'amore è sempre al centro dell'attenzione, sia come fonte di sofferenze, che fonte di gioia.
Il primo che ha fatto esportare questa musica è Luis Segura nel 1982 e molto importante è stato anche il contributo di una radio popolare che trasmetteva solo bachata, Radio Guarachita.



E' una musica in 4/4 e l'uso della chitarra è la caratteristica principale. Sono due i modi per ballarla, rimanendo fedeli al ballo dominicano con poche figure e rimanendo fermi sul posto, oppure ballando alla europea, con moltissime figure prese dalla sala o dal merengue. L'importante è la sensualità che non deve mai mancare!
Ultimamente sono nati anche stili come il bachatango o il bachatòn, che fondono la bachata con altri balli.

Curiosità: moltissime le canzoni italiane trasformate in bachata, probabilmente perchè le nostri sono canzoni molto melodiche. Segnalo in particolare quelle di Baglioni, Avrai e E tu, che secondo me sono davvero meritevoli, sempre se vi piacciano le cover chiaramente.
E prima di terminare non potevo non lasciarvi il video di una delle più belle bachatas che ho ballato ultimamente, Vicio del Pecado di Rakim y Ken featuring Hector Acosta.

...yyyy A BAILAR!!!!

sabato 27 giugno 2009

Reggaetón

Oggi voglio parlarvi di uno stile, nato alla fine degli anni Ottanta tra Puerto Rico e Panamá, che spesso viene associato alla salsa: il reggaetón. Il ritmo del reggaetón è davvero molto coinvolgente, è una miscela esplosiva di raggae, latino americano e dancehall ed è forse per questo che negli anni Novanta è riuscito a "espatriare" in Nord America, Europa, Australia e Asia. Sebbene molti lo considerino semplicemente la versione latina del pop, questo è un vero e proprio stile basato su un ritmo denominato Dem Bow, dalla canzone di Shabba Ranks che lo rese popolare negli anni Novanta.
Direttamente dalla mitica Wikipedia, ecco spiegato precisamente il ritmo di questo stile:

Considerando un tempo di 4/4, la base ritmica di una battuta tipica del
Reggaeton è composta da un colpo di cassa che dura una semiminima puntata, un
colpo di rullante della durata di una croma, un colpo di cassa di una semiminima
e un colpo di rullante anch'esso di una semiminima. Nella quasi totalità delle
registrazioni reggaeton, la cassa presenta pochi bassi rispetto ad altri generi
elettronici, con un picco invece sulle frequenze medio-alte che ne accentua
l'effetto di spicco nel mix audio.
E direttamente da Youtube ecco la canzone di Shabba Ranks


I temi de reggaetón sono a sfondo decisamente sessuale, anche perchè, in un paese dove la censura era molto forte, questo tipo di musica da strada veniva utilizzata per sfogare quello che in realtà era completamente proibito e più si esagerava più si cercava di evadere dalla realtà.
I movimenti utilizzati sono assolutamente liberi, niente passi quindi, ma imprescindibili sono energia e una forte dose di sensualità.

Mentre in molti ritengono che il reggaetón stia scalzando la salsa, la realtà è che i due stili hanno trovato non solo il modo di convivere, ma si sono addirittura fusi in quello che ora viene chiamato salsaton. Davvero molte sono ormai le canzoni che sono un mix dei due stili e che possono essere ballate quindi sia da chi sa ballare salsa, sia da chi invece non ha la benchè minima idea nemmeno dei passi base (eddai quelli sono facili, leggetevi il post
anteriore
!!!).
Io ho scelto questi due video, che sono quelli più conosciuti (il primo dei quali dell'italianissimo El Rubio Loco) per darvi un assaggino di questo stile che a me personalmente piace
moltissimo.

...yyyy a bailar!